Un affascinante lavoro di studio di ricerca da MIT mostra che è possibile incorporare etichette leggibili da maschera in oggetti stampati 3D che utilizzano nulla molto più di una stampante FDM e filamento che è trasparente a IR. La tecnica è chiamata infrarossi; Incorporando qualcosa come un codice QR o un marcatore di ARUCO nella struttura di un oggetto, tale etichetta può essere rilevata da una Cam e le possibilità interattive si aprono.

Una prova di base dell’idea è un router wireless con il suo SSID incorporato nel lato del dispositivo, nonché la password incorporata in un codice diverso sul fondo per assicurarsi che sia necessario accedere l’accesso fisico per acquisire la password. Gli oggetti mondani possono avere metadati incorporati in essi o rifornire marcatori per la funzionalità aumentata della verità, come monitorare l’oggetto in 3D.

Come sono i codici davvero incorporati? Il processo è semplice con gli strumenti ideali. La squadra ha utilizzato un filamento specializzato da Vendor 3DK.berlin che sembra quasi opaco nello spettro visibile, tuttavia trasmette circa il 45% in IR. L’etichetta leggibile dalla macchina viene incorporata all’interno delle pareti di un elemento stampato utilizzando una combinazione di PLA IR e spazi d’aria per rappresentare la geometria del codice o facendo una stampa multi-materiale che utilizza la PLA IR e la routine (trasmissione non IR) PLA. Entrambi forniscono un contrasto sufficiente per una cam-sensibile IR per trovare l’etichetta, anche se la versione multi-materiale funziona un po ‘meglio molto meglio. Purtroppo, la tipica camma smart phone di per sé non è sufficientemente sensibile all’IR con il controllo passivamente questi tag incorporati, quindi lo studio di ricerca utilizzava rapidamente le telecamere senza alcun filtro IR-block, come il Raspberry Pi Noir.

Il PDF ha dettagli più profondi della domanda per quelli di voi che vogliono capire di più, così come puoi vedere una presentazione di alcune diverse applicazioni nel video, incorporato di seguito. Scaricando la provenienza degli oggetti stampati 3D è un argomento di alcune controversie nel settore, nonché non è difficile da vedere esattamente come l’innovazione, come questa potrebbe essere utilizzata per determinare segretamente gli oggetti senza compromettere il loro aspetto.

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